La moda ha un difetto: a volte si prende troppo sul serio. A volte è dura, snob ed elitaria. Ed ecco che in un attimo il mondo si divide tra chi possiede una Chanel e chi no, chi è in lista d’attesa per una Birkin e chi l’unica lista a cui può aspirare è quella della spesa!! Il mondo è sempre andato così, non c’è da meravigliarsi. Però è evidente ultimamente l’emergere di tante piccole aziende, anche giovani che muovendosi spesso a livello quasi artigianale, fanno moda e allo stesso tempo si prendono gioco di essa (vedi maglie con le famose C di Chanel in versione colata etc.). E’ qualcosa a metà tra adorazione e dissacrazione, tra celebrazione di un modello e critica alla sua venerazione passiva che ci ricorda un po’, la cosiddetta “Gioconda con i baffi” di Duchamp (che citazioni colte in questo blog!!). Avete capito come funziona? Si prendono simboli emblematici della moda e si alterano in modo provocatorio, ironico e creativo per renderli finalmente “raggiungibili” economicamente e non.
Tra
i vari esempi vogliamo soffermarci su alcune borse che ci piacciono molto e che
riproducono su canvas le it-bag tanto amate dalle fashioniste in un effetto
trompe l’oeil divertente e coloratissimo. La leggenda narra di due ragazze di
Taiwan in vacanza a Parigi che adulanti davanti a una Birkin in vetrina, si
sono accontentate di portarne a casa una foto e di stamparla su una borsa di
tela: nasce così Banana Taipei. Le prime, reperibili solo su internet al prezzo
di $129.99. Praticamente uguali sono poi le Pomikaki Tokio. Uniche differenze:
la reperibilità anche nei negozi italiani ed il prezzo inferiore di circa 79
euro. Anche Mia Bag per la collezione estiva ha pensato di creare un modello in
canvas , con la riproduzione in stampa in colori fluo bellissimi, di un modello
simil-Chanel. Il prezzo qui è in pieno stile Mia Bag, 135 euro circa!
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